Contributi a fondo perduto 2015 per migliorare la qualità delle acque attraverso interventi di fitodepurazione e prevenzione dell’apporto diffuso di nutrienti di origine agricola.
A chi è rivolto il bando?
Beneficiari delle agevolazioni sono i seguenti soggetti: Province, Comunità Montane, Comuni, Consorzi di Bonifica, Consorzi di Miglioramento fondiario di II grado.
Quali progetti sono agevolabili?
La misura intende promuovere la realizzazione e la ricostituzione di zone umide favorendo la fitodepurazione al fine di:
•prevenire l’apporto diffuso di nutrienti di origine agricola nella gestione e riqualificazione del territorio rurale;
•migliorare la qualità delle acque superficiali e sotterranee.
Gli aiuti vengono concessi per le seguenti tipologie di intervento:
•realizzazione di Aree Umide con creazione di filtri vegetali;
•ricostituzione di Aree Umide con creazione di filtri vegetali;
•realizzazione di aree a parziale sommersione con impiego di essenze arboree ed erbacee e creazione di filtri vegetali.
Per ogni singolo beneficiario è ammesso solo un intervento; fanno eccezione le Amministrazioni provinciali, che possono presentare più domande se gli interventi sono localizzati in comuni diversi.
Gli interventi devono avere una connessione – diretta o indiretta – con l’attività agricola e il settore rurale. Le acque in entrata devono appartenere a una delle seguenti categorie:
•acque di origine agricola (coltivazione, allevamento, attività connesse);
•acque provenienti dalle aziende dedite esclusivamente alla coltivazione del terreno e/o alla silvicoltura, dedite ad allevamento di bestiame, che esercitano anche attività di trasformazione o di valorizzazione della produzione agricola e da piccole aziende agroalimentari;
•acque provenienti da corpo idrico superficiale;
•acque provenienti da impianto di trattamento delle acque reflue urbane.
Quali sono le spese ammissibili dal bando?
L’importo massimo dei costi complessivamente ammissibili a contributo non può superare euro 150.000.
Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 12 mesi dalla data della comunicazione ufficiale delle opere ammesse a finanziamento.
Agevolazione concessa dal bando
La Regione eroga un contributo in conto capitale fino al limite del 70% della spesa ritenuta ammissibile. Per gli interventi previsti a valle di impianti di trattamento delle acque reflue urbane ovvero che si configurino come impianti di tratta mento delle acque reflue urbane, il contributo è concesso fino ad un limite massimo del 40%.
Scadenza del bando
Le domande devono essere presentate a Regione Lombardia, a mezzo PEC entro e non oltre il 2 marzo 2015 (data prorogata precedentemente fissata al 2 febbraio 2015)
Contattateci o compilate il form per avere ulteriori informazioni e per valutare l’ammissibilità del vostro progetto di investimento al presente bando.